La storia di Carla

Ho sempre mantenuto come punto di riferimento il mio Personal Brand: affidabile, efficiente, con forte capacità comunicativa, determinata sui risultati e il mio obiettivo in campo professionale: diventare quadro. Sogno che alimentavo dai primi di ottobre 2007 nella filiale italiana di una multinazionale farmaceutica, consapevole che entro il 2008 si sarebbe concretizzato.

Ho seguito dei corsi di aggiornamento sulla mia mansione di buyer, poi, ai primi di settembre 2008, con la visita in Italia di alcuni esponenti della casa madre, è stato comunicato che il direttore Acquisti e Logistica avrebbe terminato il suo lavoro in azienda entro dicembre e l'ufficio sarebbe stato riorganizzato.

Mi ero prefissata di avere il ruolo di coordinatrice acquisti dei due siti produttivi, mentre sarebbe stata assunta una persona che mi avrebbe aiutato.
Ormai il mio atteggiamento anche mentale era orientato al nuovo incarico che avrei assunto di lì a pochi mesi. Intanto veniva assunta una ragazza di 32 anni, ingegnere..
Nessuna comunicazione ufficiale era emessa dall'azienda, intanto facevo il training/formazione alla nuova assunta sui lavori che le avrei passato. C'era però qualcosa che non mi convinceva.

Ho scritto allora a Donatella Rampado, autrice insieme a Lia Castelli della mia svolta professionale. Alcuni anni fa partecipai, con successo personale, a un corso di SelfBrand e qui vidi l'importanza di prendere in mano la mia vita e darle una svolta concreta.
Ho quindi informato Donatella che "probabilmente" ero sul punto di raggiungere l'obiettivo... il condizionale era d'obbligo, mi era stato promesso ma non era ancora ufficializzato. Donatella mi ha chiesto subito un rapporto scritto su quanto stava avvenendo e mi ha suggerito di comportarmi da subito come se fossi la responsabile dell'ufficio, verificando i lavori svolti dalla nuova persona.

In seguito al mio atteggiamento, sono stata informata in modo informale del cambio di organizzazione dell'ufficio. Una comunicazione ufficiale in azienda informava dei compiti sia miei sia della nuova assunta. Non si parlava più di mia responsabilità, ma soltanto di coordinamento acquisti. Alla nuova assunta sarebbero state affidate gestione flusso prodotti finiti, gestione prodotti export, gestione scorte di magazzino e trasporto merci.
Ho sentito come una ferita dentro di me e non capivo cosa potesse essere successo nel giro di pochi giorni per annullare i piani precedenti.

In quell'incontro sono stata capace solo di dire: "Significa che lei non farà più riferimento a me e che non avrò la responsabilità dell'ufficio?" e la risposta è stata affermativa.
Sopraffatta dall'emozione, non sono stata in grado di reagire, ho detto "Va bene" e me ne sono andata.

Con Donatella ho preso in mano la situazione per cercare almeno di ottenere lo scatto di categoria e il beneficio economico. Ormai ero ferita e piena di domande sul perché e su dove avessi sbagliato.
Donatella mi ha seguito da vicino e mi ha spinto ad assumere un atteggiamento propositivo e a non subire la situazione.

Con le vacanze natalizie incombenti, avevo ancora la possibilità di fare una telefonata decisiva. Ho incontrato Donatella, abbiamo preparato la strategia della telefonata, previsto le obiezioni, le risposte, le argomentazioni e le proposte. La prova della telefonata è durata quattro ore. Mi sentivo preparatissima. Con le giuste parole, il giusto tono di voce, le giuste frasi dette al momento opportuno e la regia corretta, ho fatto la telefonata lanciando le mie pietre strategiche.

In gennaio 2009 ho chiesto un colloquio con il direttore. Con Donatella abbiamo preparato il look, gli argomenti, il materiale e i dati da fornire.
Dal colloquio è emerso che il suo cambio di rotta era dovuto alla mia emotività, al timore che non sapessi gestire le situazioni nei momenti di stress. Il mio comportamento nell'ultimo mese però lo aveva fatto riflettere, la preparazione dei miei report, il modo nel quale ho gestito l'ufficio in questo ultimo periodo lo ha rassicurato. Sono seguiti gli apprezzamenti professionali.

Morale: ho ricevuto la lettera con l'annuncio dell'avanzamento di categoria. Finalmente, ero quadro. L'ho comunicato a Donatella e lei mi ha fissato un appuntamento per fare un corso di comunicazione per gestire l'emotività, Donatella non ti molla!

Carla P.
gennaio 2009